A Viareggio, sia nei discorsi da social network, sia nei discorsi da bar, ogni tanto emerge la diceria per cui la pedonalizzazione di via Antonio Fratti, trasformata quindici anni fa in strada ciclopedonale, ha fatto chiudere numerosi negozi, penalizzando le attività commerciali. È vero?
Non potendo analizzare i dati storici, che non esistono o non sono facilmente recuperabili, per verificare se la pedonalizzazione ha un influsso negativo sulle attività commerciali, basta contare le attività aperte e le attività chiuse, confrontando le percentuali di aperto/chiuso fra il tratto di via Fratti aperto alle auto da via Marco Polo fino a via Amerigo Vespucci, con il tratto di via Fratti pedonalizzato, da via Vespucci a via Giuseppe Garibaldi.
Come ulteriore controprova c’è qui anche conteggio delle attività in via Maroncelli, strada parallela a via Fratti, con libero accesso automobilistico (è un senso unico in direzione nord sud) e, in bassa stagione, ampia facilità di parcheggio, nel tratto da via Marco Polo a via Vespucci.
Qui sono state conteggiate tutte le attività con vetrina e ingresso sulla strada: negozi, ristoranti, bar, paninoteche, agenzie immobiliari, tabaccherie, ferramenta, alimentari, artigiani, banche, mercerie, eccetera. I conteggi possono variare di qualche unità a seconda di quando si conta e del criterio adottato nei casi ambigui (ad esempio: cartello ‘chiuso per ferie’ con serranda vecchia e rovinata: l’attività è chiusa per sempre oppure è ancora attiva? Non sempre è facile decidere).
Via Fratti
- Tratto via Marco Polo – via Amerigo Vespucci (aperto alla circolazione delle auto)
- 23 attività aperte
- 10 attività chiuse (30%)
- Tratto via Amerigo Vespucci – via Giuseppe Garibaldi (pedonalizzato)
- 86 attività aperte
- 22 attività chiuse (20%)
Via Maroncelli
- Tratto da via Marco Polo a via Amerigo Vespucci
- 10 attività aperte
- 6 attività chiuse (37%) (più uno/tre negozi con tre vetrine adiacenti trasformati in abitazione, che non sono conteggiati fra i sei chiusi)
Guardando questi numeri se la pedonalizzazione avesse avuto un particolare influsso negativo sulle attività economiche ci sarebbe una differenza positiva a favore del tratto aperto alle auto rispetto al tratto pedonale. Idem con via Maroncelli.
Invece in via Fratti la percentuale di attività chiuse nel tratto carrabile è superiore alla percentuale di attività chiuse nel tratto pedonale: circa 43% di attività chiuse nel tratto aperto alle auto, circa 25% nel tratto pedonale. Idem la parallela via Maroncelli: 37% di attività chiuse.
Ovviamente esistono attività commerciali che soffrono dal fatto di non consentire l’accesso automobilistico ai clienti (per esempio autoriparazioni e carrozzieri, commercio all’ingrosso di materiali per l’edilizia, commercio all’ingrosso in genere) e quindi in caso di pedonalizzazione sono costrette a chiudere o a trasferirsi, oppure a organizzarsi per fare consegne e ritiri, per sopperire all’impossibilità dei clienti di arrivare in auto.
È naturalmente possibile che quindici anni fa il ‘trauma’ della pedonalizzazione abbia anche influito negativamente su qualche attività. Ma va tenuto conto che la vita media delle aziende italiane è circa 13 anni. Questo significa che, se in una strada ci sono 100 negozi, ogni anno mediamente ne chiudono almeno tre, quattro o cinque, per essere sostituiti da altri o per non aprire mai più, a seconda dell’appetibilità commerciale del fondo lasciato libero e dell’andamento del mercato.
Indipendentemente dalla chiusura di singoli negozi, nella maggior parte dei casi le pedonalizzazioni sono benefiche per il commercio. La controprova è data appunto dal fatto che, in proporzione, in via Fratti le attività chiuse nel tratto carrabile della via sono di più di quelle del tratto pedonale. Questo nonostante la pedonalizzazione di via Fratti sia stata eseguita abbastanza male, senza alcuna ristrutturazione della via, con segnaletica ai minimi termini e senza alcun rinnovo dell’arredo urbano, almeno ad oggi.
Se l’accesso delle auto e la possibilità di parcheggio fossero così preziose per il commercio, la via Fratti carrabile dovrebbe avere un valore e un’appetibilità commerciale maggiore del tratto pedonalizzato.
Inoltre, proprio nel tratto pedonale di via Fratti, qualche anno fa deciso di aprire Flying Tiger, che è una multinazionale di oggettistica, con un grande punto vendita. Sempre in via Fratti troviamo due superette (supermercati di piccole dimensioni), una della Conad nel tratto carrabile e una di Carrefour Express nel tratto pedonale.
L’avvicendamento di negozi chiusi, sia in via Fratti pedonale che in via Fratti carrabile, come in molte altre vie di Viareggio, è quindi probabilmente dovuta ad altri fattori, ben diversi dalla pedonalizzazione, fra cui:
- Evoluzione e cambiamento del mercato commerciale
- Concorrenza dei centri commerciali e dei grandi supermercati
- Concorrenza del commercio online
- Penalizzazione dei fondi commerciali di dimensioni piccolissime con una sola vetrina
- Crisi turistica di Viareggio
- Nuove esigenze del consumatore
- Normale avvicendamento delle diverse imprese
La pedonalizzazione non c’entra, anzi. ◆
Qui altri articoli su Viareggio e le sue piste ciclabili (link alle fonti all’interno degli articoli).
Qui il documento sulla vita media delle imprese della Camera di Commercio di Verona, con i dati relativi all’Italia.