Da notare che l’attuale sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, eletto per la prima volta nel 2015, da quell’epoca è inadempiente nella realizzazione del Piano del Verde obbligatorio, quindi è evidente che trascura l’importanza di questa importante risorsa naturale, nonostante due pinete, la riserva naturale della Lecciona, l’area umida di Torre del Lago Massaciuccoli presenti sul territorio del comune.
Qui il comunicato di Italia Nostra/Versilia:
‘Al Sindaco di Viareggio
p.c. a Presidenza del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli
Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Lucca e Massa
Carabinieri Forestali – stazione di Camaiore
Egregio signor Sindaco,
il Verde della città è in uno stato preoccupante, sia per la trascuratezza e il cattivo trattamento che ha subito in passato, sia per quello che sta subendo oggi.
Mentre si lambiccano pericolosi progetti incompatibili con la sua conservazione e la sua vita, quali il cosiddetto “asse di penetrazione” a sud dello Stadio e la Ciclopista Tirrenica alla Lecciona nella zona retrodunale del Vialone, interventi, peraltro, in contrasto con il Piano Paesaggistico regionale e non previsti dal Piano Strutturale, si distruggono progressivamente e disinvoltamente le nostre pinete e il verde del centro cittadino.La pineta di ponente la si sta riducendo a un prato, quella di levante la si sottopone a una continua devastante erosione, il verde in città viene progressivamente annientato. Troppi alberi, troppi pini vengono abbattuti, con troppa faciloneria e frettolosità.
Via via, qualche albero stramazza, e sommari “verbali di somma urgenza” seguiti da relazioni tecniche altrettanto sommarie bastano a cancellare ampi tratti di pineta e a fare il vuoto nel verde delle piazze, delle strade, dei giardini.Un esempio paradigmatico di ciò sono le conseguenze della recente caduta di un pino in via Indipendenza (19 aprile) dove, benché la Relazione tecnica abbia voluto decretare l’abbattimento di soli (!?!?!) 15 pini, ne sono stati abbattuti ben 30, creando un desolato vuoto nella pineta.
Queste Relazioni tecniche, poco o per niente puntuali (elusive, addirittura) nella determinazione della salute degli “individui arborei”, mettono in luce le pesanti responsabilità dell’Amministrazione Comunale per il precario stato del nostro “verde”. Suonano condanna per i nostri amministratori. Vediamolo:
- su questi alberi <<non sono mai stati eseguiti interventi per una loro corretta gestione>>;
- il loro stato precario è imputabile alla << scarsa funzionalità della rete scolante superficiale. Il ridotto funzionamento di quello che era il sistema di drenaggio superficiale della Macchia Lucchese comporta una maggiore presenza di acqua negli strati superficiali del terreno di vaste aree del bosco penalizzando, ai fini della conservazione del bosco stesso, non solo il pino ma anche tutti gli individui di grande dimensione…>>. In effetti il sistema di drenaggio non funziona: lo sbocco al mare è impedito e l’acqua inevitabilmente ristagna.
- <<All’interno dell’area boscata sono presenti numerose piante presumibilmente stramazzate nel corso degli ultimi mesi, che solo per cause fortuite non hanno interessato la sede stradale>> – Il fatto che l’Amministrazione Comunale se ne accorga solo ora è dimostrazione di colpevole negligenza. E se lo stramazzo è avvenuto all’interno dell’area boscata, quale ne è il fattore di rischio?
Una foto aerea del 2017, allegata a un documento del Comune, non mostra spiazzo alcuno in quella zona. Evidentemente è stata la trascuratezza di questi ultimi anni a provocarlo.E Via Indipendenza è assente nel “Rilievo e controllo della stabilità degli individui arborei del patrimonio verde comunale – anno 2020”, un rilievo evidentemente alquanto incompleto e sommario. O gli alberi di via Indipendenza non fanno parte del patrimonio arboreo cittadino?
Fermiamoci qui. Il caso di via indipendenza è l’epitome esemplificativa di quanto avviene al Verde di Viareggio dove non esiste né un Censimento né un Catasto del Verde né un Piano del Verde né un piano di restauro e recupero del Verde né un Ufficio autonomo del Verde né una Commissione né tanto meno una Consulta del Verde.
E vogliamo ricordare che le problematiche del Verde (quello cittadino e quello delle pinete) non sono di Ordine Pubblico, ma (anche se lo si ignora) ecologiche, naturalistiche, ambientali, paesaggistiche, culturali, architettoniche, urbanistiche, igieniche e turistiche.
Il suo stato è grave e grande è la sua importanza per Viareggio: ne ha determinato la fisionomia, il carattere, la cultura e la fortuna.
Per questo, per quanto loro riguarda, chiediamo al Parco MSRM, alla Soprintendenza e ai Carabinieri Forestali attenzione e intervento.
In passato, preoccupati e sollecitati dalla richiesta di tanti cittadini, abbiamo chiesto e, a maggior ragione, lo chiediamo oggi di:
- attivare l’Ordine Professionale dei Dottori Agronomi e Forestali e quello dei Biologi;
- rivolgersi per consulenza e cura, agli Istituti Universitari di Scienze Forestali e di Fitopatologia, all’Accademia Italiana di Scienze Forestali, alla Società Italiana di Arboricoltura … Basta scegliere…
Chiediamo rispetto per la città e per il suo Verde e di affidarsi alla competenza.E facciamolo prima che il degrado divenga irreversibile.
Il presidente di Italia Nostra/Versilia
ing. Antonio Dalle Mura
Viareggio, 18 maggio 2021′
Dal gruppo Facebook Comitato per la Salvezza della Pineta di Viareggio.